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Rendita di vecchiaia

Quale cassa di compensazione è di mia competenza?

In caso ordinario, è di competenza la cassa di compensazione presso la quale sono stati versati i contributi AVS immediatamente prima della percezione della rendita. Nel caso di una coppia di coniugi, se una persona percepisce già una rendita da un'altra cassa di compensazione, la richiesta deve essere inoltrata alla medesima cassa che versa la rendita. La richiesta di persone non residenti in Svizzera deve essere presentata presso la Cassa svizzera di compensazione CSC.

Cosa devo considerare se voglio anticipare o posticipare la rendita di vecchiaia?

La rendita di vecchiaia può essere anticipata integralmente o parzialmente per un massimo di due anni. Chi anticipa la rendita subirà una riduzione della rendita a vita (massimo 13.6%, a seconda della durata dell'anticipo). Inoltre è possibile posticipare integralmente o parzialmente la rendita di vecchiaia per un minimo di un anno e al massimo di cinque anni. In base alla durata del rinvio, viene concesso un'aliquota di aumento (tra il 5.2 e il 31.5%). È anche possibile combinare un'anticipazione parziale e un rinvio parziale per consentire una transizione flessibile dalla vita lavorativa alla pensione. Ulteriori informazioni sono disponibili nell'opuscolo «Riscossione flessibile della rendita».

Come viene calcolata la mia rendita?

Una rendita AVS o AI viene generalmente calcolata sulla base del periodo di contribuzione, del reddito annuo medio e di eventuali accrediti per compiti educativi. Se una persona soddisfa contemporaneamente le condizioni per la concessione di una rendita AVS e AI verrà versata soltanto la rendita più favorevole (garanzia dei diritti acquisiti in precedenza). Ulteriori informazioni sono disponibili nell'opuscolo «Rendite di vecchiaia e assegni per grandi invalidi dell’AVS».

Come influisce il matrimonio sulla mia rendita?

In caso di matrimonio si procede alla divisione dei redditi (splitting). La divisione dei redditi avviene dopo un divorzio, non appena entrambi i coniugi raggiungono l'età di riferimento, oppure se uno dei coniugi muore e l'altro ha già raggiunto l'età di riferimento o percepisce una rendita d'invalidità. Non appena entrambi i coniugi hanno diritto a una rendita AVS o AI, le rendite sono limitate al 150% della rispettiva rendita singola massima. Tale procedura si chiama plafonamento. Il plafonamento viene annullato in caso di morte di uno dei due coniugi, in caso di divorzio passato in giudicato o di separazione legale. Ulteriori informazioni sono disponibili negli opuscoli «Rendite di vecchiaia e assegni per grandi invalidi dell’AVS» e «Splitting in caso di divorzio».

Quando ricevo prestazioni per i miei figli?

I beneficiari di una rendita di vecchiaia o d'invalidità con figli hanno diritto a una rendita per figli. Le rendite per figli corrispondono al 40% della rendita di vecchiaia e sono generalmente versate solo fino alla fine del mese in cui il figlio compie 18 anni di età. Per i figli in formazione, il diritto prosegue a determinate condizioni. Il diritto termina al più tardi alla fine del mese in cui il figlio compie 25 anni di età.

Ho un vantaggio se continuo a lavorare dopo l'età di riferimento?

Per le persone con lacune contributive e/o una rendita di vecchiaia che non corrisponde all'importo massimo, è interessante svolgere un'attività lavorativa anche dopo il raggiungimento dell'età di riferimento. A determinate condizioni, è possibile considerare i redditi salariali e i periodi di contribuzione compiuti dopo l’età di riferimento. Si può richiedere un ricalcolo unico della rendita di vecchiaia, tenendo conto del periodo aggiuntivo di contributi e/oppure dei redditi da attività lucrativa. Con un calcolo di una rendita futura si ha la possibilità, prendendo in considerazione il proseguimento dell'attività lavorativa dopo l'età di riferimento, di calcolare tempestivamente il nuovo importo della rendita. Ulteriori informazioni sono disponibili nell'opuscolo «Nuovo calcolo della rendita di vecchiaia dopo l’età di riferimento».

Rendita per superstiti

Quale cassa di compensazione è di mia competenza?

In caso ordinario, è di competenza la cassa di compensazione presso la quale sono stati versati, immediatamente prima del decesso, i contributi AVS per la persona deceduta. Se la persona deceduta percepiva già una rendita, la richiesta deve essere inoltrata alla medesima cassa che versava la rendita. Nel caso in cui la persona che ha diritto alla rendita per superstiti non è residente in Svizzera, la richiesta deve essere presentata presso la Cassa svizzera di compensazione CSC.

Quando nasce il mio diritto a una rendita per vedove come donna?

Le donne sposate hanno diritto a una rendita per vedove se al momento della vedovanza hanno figli, indipendentemente dall'età oppure se non hanno figli e all'insorgere della vedovanza hanno compiuto 45 anni di età e sono state sposate per almeno cinque anni. Anche le donne divorziate hanno diritto a una rendita per vedove a determinate condizioni. Ulteriori informazioni sono disponibili nell'opuscolo «Rendite per superstiti dell’AVS».

Quando nasce il mio diritto a una rendita per vedovi come uomo?

Gli uomini sposati hanno solo diritto a una rendita per vedovi finché hanno figli di età inferiore ai 18 anni. Il diritto termina al più tardi alla fine del mese in cui il figlio più giovane compie 18 anni di età.

Quando nasce il diritto ai figli ad'una rendita per orfani?

I figli ricevono una rendita per orfani se uno dei genitori muore. In caso di morte di entrambi i genitori, i figli hanno diritto a due rendite per orfani. Generalmente, il diritto dura fino alla fine del mese in cui il figlio compie 18 anni di età. Per i figli in formazione, il diritto prosegue a determinate condizioni. Il diritto termina al più tardi alla fine del mese in cui il figlio compie 25 anni di età.

Come viene calcolata la mia rendita?

Una rendita AVS o AI viene generalmente calcolata sulla base del periodo di contribuzione, del reddito annuo medio e di eventuali accrediti per compiti educativi. Se una persona soddisfa contemporaneamente le condizioni per la concessione di una rendita AVS e AI verrà versata soltanto la rendita più favorevole (garanzia dei diritti acquisiti in precedenza). Ulteriori informazioni sono disponibili nell'opuscolo «Rendite per superstiti dell’AVS».

Rendita d'invalidità

Dove devo iscrivermi per prestazioni dell'AI?

La richiesta di prestazioni AI deve essere presentata presso l'ufficio AI del Cantone di domicilio. Si tratta sempre di un'iscrizione per tutte le prestazioni AI. L'ufficio AI esamina la possibile reintegrazione nel campo lavorativo. Solo se tutte le misure di reintegrazione falliscono o non sono possibili, viene concessa una rendita d'invalidità.

Quale cassa di compensazione è competente per il calcolo della mia rendita d'invalidità?

In caso ordinario, è di competenza la cassa di compensazione per il calcolo e pagamento della rendita d'invalidità presso la quale sono stati versati i contributi AVS al momento dell'inoltro della richiesta. Nel caso di una coppia di coniugi, se una persona percepisce già una rendita da un'altra cassa di compensazione, il calcolo e il pagamento viene effetuato dalla medesima cassa che versa la rendita.

Come viene calcolata la mia rendita?

Una rendita AVS o AI viene generalmente calcolata sulla base del periodo di contribuzione, del reddito annuo medio e di eventuali accrediti per compiti educativi. Se una persona soddisfa contemporaneamente le condizioni per la concessione di una rendita AVS e AI verrà versata soltanto la rendita più favorevole (garanzia dei diritti acquisiti in precedenza). Ulteriori informazioni sono disponibili nell'opuscolo «Rendite d’invalidità dell’AI».

Come influisce il matrimonio sulla mia rendita?

In caso di matrimonio si procede alla divisione dei redditi (splitting). La divisione dei redditi avviene dopo un divorzio, non appena entrambi i coniugi raggiungono l'età di riferimento, oppure se uno dei coniugi muore e l'altro ha già raggiunto l'età di riferimento o percepisce una rendita d'invalidità. Non appena entrambi i coniugi hanno diritto a una rendita AVS o AI, le rendite sono limitate al 150% della rispettiva rendita singola massima. Tale procedura si chiama plafonamento. Il plafonamento viene annullato in caso di morte di uno dei due coniugi, in caso di divorzio passato in giudicato o di separazione legale. Ulteriori informazioni sono disponibili negli opuscoli «Rendite di vecchiaia e assegni per grandi invalidi dell’AVS» e «Splitting in caso di divorzio».

Quando ricevo prestazioni per i miei figli?

I beneficiari di una rendita di vecchiaia o d'invalidità con figli hanno diritto a una rendita per figli. Le rendite per figli corrispondono al 40% della rendita di vecchiaia e sono generalmente versate solo fino alla fine del mese in cui il figlio compie 18 anni di età. Per i figli in formazione, il diritto prosegue a determinate condizioni. Il diritto termina al più tardi alla fine del mese in cui il figlio compie 25 anni di età.

Assegno per grandi invalidi

Dove si inoltra la richiesta per grandi invalidi e chi paga la prestazione?

La richiesta di assegno per grandi invalidi deve essere presentata presso l'ufficio AI del Cantone di domicilio. In caso di iscrizione dopo più di un anno dall'inizio del diritto, l'assegno per grandi invalidi verrà pagato retroattivamente per un massimo di dodici mesi. In caso di concessione, la cassa di compensazione è responsabile per la decisione, come anche per il pagamento.

A quanto ammonta l'assegno per grandi invalidi?

L'importo dell'assegno per grandi invalidi dipende dal grado della grande invalidità. Si distingue tra grande invalidità di grado lieve, medio o elevato. Vengono effettuati pagamenti forfettari in base al grado. Inoltre, in alcuni casi è determinante anche il fattore che l'avente diritto viva in un istituto oppure presso il proprio domicilio. Ulteriori informazioni sono disponibili negli opuscoli «Rendite di vecchiaia e assegni per grandi invalidi dell’AVS» e «Assegni per grandi invalidi dell’AI».

Cosa accade quando si percepisce un assegno per grandi invalidi dell'AI e nasce il diritto a una rendita di vecchiaia?

Se la grande invalidità persiste oltre al diritto della rendita di vecchiaia, verrà applicata la garanzia dei diritti acquisiti in precedenza. L'assegno per grandi invalidi dell'AI viene convertito in un assegno per grandi invalidi dell'AVS e continua a essere versato nella stessa misura.

A chi ho l'obbligo di comunicare un eventuale cambiamento inerente alla persona grande invalida?

Per qualsiasi chiarimento sul diritto all'assegno per grandi invalidi è responsabile l'ufficio AI del Cantone di domicilio della persona grande invalida. La cassa di compensazione di competenza viene informata dall'ufficio AI per eventuali modifiche del diritto.

Indennità giornaliere dell'AI

Come viene calcolato l'importo dell'indennità giornaliera AI?

Se si ha diritto a un'indennità giornaliera in base al reddito, l'indennità di base ammonta all'80% del reddito percepito prima dell'insorgenza del danno alla salute. All'indennità di base si aggiungono eventuali prestazioni per i figli e detrazioni per vitto e alloggio.

 

Se si ha diritto a un'indennità giornaliera durante la prima formazione professionale, l'importo dell'indennità giornaliera dipende dal tipo di formazione in questione.

Cosa succede se l'AI copre le spese di vitto e l'alloggio?

Se l'AI paga interamente il vitto e l'alloggio durante il provvedimento di integrazione, viene effettuata una detrazione dall'indennità giornaliera:

  • Detrazione massima di CHF 10.00 per persone con figli a carico
  • Detrazione massima di CHF 20.00 per le persone senza figli

Se l'AI paga vitto e alloggio durante la prima formazione professionale, non viene effettuata alcuna detrazione dall'indennità giornaliera.

In quali casi viene versata una prestazione per figli?

Le prestazioni per figli sono subordinate al diritto agli assegni per i figli o agli assegni di formazione. Ciò significa che se l'altro genitore ha diritto agli assegni familiari, non viene corrisposta alcuna prestazione per figli in aggiunta all'indennità giornaliera di invalidità. Gli assegni familiari per lavoratori dipendenti, autonomi o disoccupati hanno la precedenza sulla prestazione per figli dell'AI. Solo se l'altro genitore non svolge alcun'attività lavorativa e non è iscritto all'assicurazione contro la disoccupazione, la prestazione per figli dell'assicurazione d'invalidità ha la priorità.

 

Nella disposizione viene indicato che un eventuale diritto alle prestazioni per figli deve essere segnalato alla cassa di compensazione. Quest'ultima esaminerà il diritto alla prestazione per figli non appena avrà ricevuto l'avviso.

Dove si possono presentare le note spese?

Le spese non vengono rimborsate dalla cassa di compensazione. Si prega di presentare le note spese all'ufficio AI del proprio cantone di residenza.

Quando viene versata l'indennità giornaliera dell'assicurazione per l'invalidità?

Intorno al giorno 20 di ogni mese, la cassa di compensazione invia una lettera al rispettivo centro d'integrazione dove confermare i giorni di presenza e di assenza della persona assicurata. Dopo aver ricevuto la conferma, ma non prima del primo giorno lavorativo del mese successivo, le indennità giornaliere vengono pagate in arretrato.

Quante indennità giornaliere dell'AI vengono versate al mese?

Se si ha diritto a un'indennità giornaliera in base al reddito, vengono pagati i giorni effettivi del mese.

  • Esempio:
    Periodo dal 05.05.2022 al 31.05.2022 = 27 indennità giornaliere

Se si ha diritto a un'indennità giornaliera durante la prima formazione professionale, vengono erogate 30 indennità giornaliere al mese.

  • Esempio:
    Periodo dal 05.05.2022 al 31.05.2022 = 26 indennità giornaliere (massimo 30 indennità giornaliere - 4 giorni di assenza)

Riforma AVS 21

Come verrà aumentata l’età di riferimento per le donne?

L’età di riferimento delle donne verrà aumentata progressivamente in base all'anno di nascita:

  • Donne nate nel 1960 o prima: l'età di riferimento rimane 64 anni
  • Donne nate nel 1961: l'età di riferimento è 64 anni e 3 mesi
  • Donne nate nel 1962: l'età di riferimento è 64 anni e 6 mesi
  • Donne nate nel 1963: l'età di riferimento è 64 anni e 9 mesi
  • Donne nate dal 1964 in poi: l'età di riferimento è 65 anni

Chi rientra nella generazione di transizione e quali sono le misure compensative?

Nella generazione di transizione rientrano le donne nate tra il 1961 e il 1969 e riceveranno una compensazione finanziaria per l'aumento dell'età di riferimento a partire dal 2025: da un lato, un supplemento di rendita pari a un massimo di 160 franchi in caso di riscossione della rendita all'età di riferimento e, dall'altro, aliquote di riduzione più favorevoli se la rendita viene percepita prima dell'età di riferimento aumentata. Il supplemento dipende dall'anno di nascita e dal reddito annuo medio. Ulteriori informazioni sono disponibili nell'opuscolo «Stabilizzazione dell’AVS (AVS 21)».

Cosa c'è di nuovo nel pensionamento flessibile?

Dal 1° gennaio 2024, la rendita di vecchiaia potrà essere anticipata mensilmente (in precedenza era possibile solo per 1 o 2 anni interi). Inoltre, sarà possibile anticipare o posticipare la rendita parzialmente, ad esempio in caso di pensionamento parziale. Sarà anche possibile combinare un anticipo parziale con un rinvio parziale. La riscossione della rendita e quindi la transizione dalla vita lavorativa alla pensione saranno così più flessibili per tutti. Ulteriori informazioni sono disponibili nell'opuscolo «Stabilizzazione dell’AVS (AVS 21)».

Ho un vantaggio se continuo a lavorare dopo l'età di riferimento?

Per le persone con lacune contributive e/o una rendita di vecchiaia che non corrisponde all'importo massimo, è interessante svolgere un'attività lavorativa anche dopo il raggiungimento dell'età di riferimento. A determinate condizioni, è possibile considerare i redditi salariali e i periodi di contribuzione compiuti dopo l’età di riferimento. Si può richiedere un ricalcolo unico della rendita di vecchiaia, tenendo conto del periodo aggiuntivo di contributi e/oppure dei redditi da attività lucrativa. Con un calcolo di una rendita futura si ha la possibilità, prendendo in considerazione il proseguimento dell'attività lavorativa dopo l'età di riferimento, di calcolare tempestivamente il nuovo importo della rendita. Ulteriori informazioni sono disponibili nell'opuscolo «Nuovo calcolo della rendita di vecchiaia dopo l’età di riferimento».

Calcolo di una rendita futura

Quale modulo devo presentare per il calcolo preventivo della rendita?

Se è richiesta una proiezione della rendita all'età di riferimento oppure in caso di anticipo o rinvio della rendita, il modulo «Richiesta di calcolo di una rendita futura» deve essere presentato alla cassa di compensazione dove è affiliato il datore di lavoro attuale. Nel caso di una coppia di coniugi, se una persona percepisce già una rendita da un'altra cassa di compensazione, la richiesta deve essere inoltrata alla medesima cassa che versa la rendita.

 

Per calcolare provvisoriamente la rendita di vecchiaia che sarà ricalcolata un unica volta in caso di prosecuzione dell'attività lavorativa dopo l'età di riferimento, tenendo conto del periodo di contribuzione aggiuntivo e/o dei redditi da attività lucrativa, è necessario inviare la richiesta presso la cassa di compensazione che versa la rendita utilizzando il modulo «Richiesta di calcolo di una rendita futura per il proseguimento dell'attività lavorativa dopo l'età di riferimento».

Ho un vantaggio se continuo a lavorare dopo l'età di riferimento?

Per le persone con lacune contributive e/o una rendita di vecchiaia che non corrisponde all'importo massimo, è interessante svolgere un'attività lavorativa anche dopo il raggiungimento dell'età di riferimento. A determinate condizioni, è possibile considerare i redditi salariali e i periodi di contribuzione compiuti dopo l’età di riferimento. Si può richiedere un ricalcolo unico della rendita di vecchiaia, tenendo conto del periodo aggiuntivo di contributi e/oppure dei redditi da attività lucrativa. Con un calcolo di una rendita futura si ha la possibilità, prendendo in considerazione il proseguimento dell'attività lavorativa dopo l'età di riferimento, di calcolare tempestivamente il nuovo importo della rendita. Ulteriori informazioni sono disponibili nell'opuscolo «Nuovo calcolo della rendita di vecchiaia dopo l’età di riferimento».

Vale la pena rinunciare alla franchigia per beneficiari di rendita di vecchiaia con attività lavorativa (CHF 16'800.00 annui)?

Se si rinuncia alla franchigia per beneficiari di rendita di vecchiaia, si può tenere conto di un maggior reddito aggiuntivo per il ricalcolo unico dopo l'età di riferimento. Tuttavia, la rinuncia non conviene in tutti i casi, ad esempio se si percepisce già l'importo massimo della rendita. Per prendere una decisione consapevole, è consigliabile presentare la «Richiesta di calcolo di una rendita futura per il proseguimento dell'attività lavorativa dopo l'età di riferimento». In questo modo è possibile confrontare facilmente gli importi della rendita ricalcolati dopo l'età di riferimento con e senza franchigia.

Persone senza attività lucrativa

Quando ha inizio l’obbligo contributivo?

Le persone senza attività lucrativa devono versare i contributi AVS, AI e IPG dopo il compimento del 20° anno di età. L’obbligo contributivo termina quando si raggiunge l’età di riferimento di 65 anni. Per le donne nate fino al 1960 compreso, l'età di pensionamento è di 64 anni. Per le donne nate dopo il 1961, l'età di riferimento aumenta gradualmente da 64 a 65 anni di tre mesi all'anno.

Perché bisogna pagare i contributi anche se non si esercita un’attività lucrativa?

I contributi devono essere versati senza interruzioni. La mancanza di anni di contribuzione può provocare una riduzione delle rendite. Gli assicurati senza attività lucrativa che non sono ancora iscritti a una cassa di compensazione per il pagamento dei contributi devono annunciarsi di propria iniziativa alla cassa di compensazione del Cantone di domicilio o alla sua agenzia. In caso di pensionamento anticipato, a partire dall’anno del compimento dei 58 anni gli assicurati rimangono affiliati alla propria cassa di compensazione. È compito degli assicurati occuparsi del proprio obbligo contributivo.

Mio marito/mia moglie deve pagare contributi anche se non esercita un'attività lucrativa?

I coniugi delle persone che sono considerate esercitanti un’attività lucrativa ai sensi dell’AVS e che (insieme con i contributi del datore di lavoro) pagano il doppio dell’importo minimo, ossia CHF 1'028.00, non sono tenuti a pagare contributi propri. Questa regola vale anche se la persona che lavora ha già raggiunto l'età di riferimento di 65 anni. Per le donne nate fino al 1960 compreso, l'età di pensionamento è di 64 anni. Per le donne nate dopo il 1961, l'età di riferimento aumenta gradualmente da 64 a 65 anni di tre mesi all'anno. Se queste condizioni non sono adempiute, entrambi i coniugi sono tenuti a pagare contributi. Il diritto ad accrediti per compiti educativi non esonera dall’obbligo contributivo.

Come vengono determinati i miei contributi di persona senza attività lucrativa?

I contributi dovuti a titolo di persone senza attività lucrativa sono determinati in base alla sostanza al 31 dicembre e al reddito conseguito in forma di rendita nell’anno di contribuzione. Per la sostanza, la cassa di compensazione si fonda sulla tassazione fiscale cantonale.

 

Il concetto di reddito conseguito in forma di rendita è molto ampio: non è determinante che le prestazioni in questione presentino più o meno le caratteristiche di una rendita, ma piuttosto il fatto che concorrano al mantenimento dell’assicurato, vale a dire che si tratti di elementi del reddito che incidono sulle condizioni sociali della persona senza attività lucrativa.

 

Per contro, non fanno parte del reddito conseguito in forma di rendita le prestazioni dell’AI, i redditi patrimoniali e le rendite per orfani e per figli, se i figli vi hanno un diritto proprio. I redditi conseguiti in forma di rendita vengono moltiplicati per 20 e poi aggiunti all’eventuale sostanza. Per le persone sposate, va tenuto conto della sostanza e dei redditi conseguiti in forma di rendita di entrambi i coniugi, a prescindere dal regime matrimoniale. I contributi dovuti a titolo di persone non esercitanti un’attività lucrativa sono quindi calcolati sulla base di un’apposita tabella dei contributi.

È possibile sottrarre i contributi versati sul reddito da lavoro da quelli dovuti in qualità di persona senza attività lucrativa?

Sì. Le persone con un reddito di lavoro modesto (proveniente ad esempio da un lavoro a tempo parziale) possono chiedere alla cassa di compensazione che i contributi versati sul reddito da lavoro siano sottratti da quelli dovuti in qualità di persone senza attività lucrativa.

Come vengono fissati i contributi d’acconto?

Le casse di compensazione fissano i contributi d’acconto. I contributi d’acconto sono contributi provvisori basati sulla stima dei redditi e della sostanza per l’anno contributivo corrente.

 

Occorre quindi che le persone senza attività lucrativa trasmettano alla loro cassa di compensazione tutti i documenti necessari alla determinazione dei contributi d’acconto. La cassa di compensazione deve essere informata di qualsiasi variazione rilevante del reddito o della sostanza.

 

Se una persona senza attività lucrativa constata che i contributi d’acconto pagati sono troppo bassi, deve immediatamente informare la sua cassa di compensazione. Chi omette di informare rischia di pagare interessi di mora.

Come vengono fissati i contributi definitivi?

Di regola i contributi definitivi sono fissati sulla base della tassazione fiscale. Le casse di compensazione calcolano la differenza tra i contributi d’acconto versati e i contributi definitivi.

  • Se gli acconti versati sono superiori ai contributi definitivi, la cassa di compensazione rimborsa la differenza
  • Se gli acconti versati sono inferiori ai contributi definitivi, la cassa di compensazione fattura la differenza